La Pietra Pomice di Lipari
Bianca e leggera, la pietra pomice di Lipari ha, da sempre, costituito uno dei suoi punti forti, in passato per il commercio ed oggi come attrattiva turistica. Segno evidente della sua origine vulcanica, insieme alle ossidiane che si trovano numerose nell'isola, la pomice è il frutto di un'attività vulcanica passata, conclusasi diversi anni fa. Vari crateri si ergono lungo il paesaggio, un orizzonte misto a roccia nera, manto verde e monti dalle facciate bianche: un quadro piuttosto suggestivo si presenta agli occhi del turista che non può far altro che ammirare estasiato. Le cave principali di pomice si trovano a Porticello. In questa baia sono presenti molte fabbriche, oggi ormai in disuso, solo una era in funzione ma la Soprintendenza ai Beni Culturali ha deciso di bloccare totalmente l'estrazione di questa pietra. | |
Questa decisione ha segnato una svolta nella vita dell'isola, poiché il commercio e l'estrazione di pietra pomice ha segnato più di due secoli della storia sociale di Lipari. Gli scarti delle lavorazioni delle fabbriche negli anni hanno formato colline di questa polvere finissima bianca che si getta dolcemente sul mare. I bagnanti possono salire su queste colline, cospargersi di polvere, che ha un effetto levigante assicurato, e poi gettarsi fino ad arrivare nelle acque cristalline che circonda questo paradiso immerso nel Mediterraneo. Queste colate anomale, sgorgate dai crateri della parte settentrionale dell'isola, sono oggetto di una discussione che da una parte vede chi aveva fatto di queste cave il proprio sostentamento e dall'altra chi ha lottato per salvaguardare un paradiso forse unico al mondo. |