Il borgo medievale di Naso sui Nebrodi uno scrigno di bellezza, storia e cultura. tra storia, arte e cultura, prodotti tipici, la Rocca d'Almo, la storia di San Cono, la grotta del Diavolo e il trekking con alle spalle i Nebrodi e guardando le Eolie. Le sue origini rasentano il mito visto che la tradizione ci narra che l'antica Agatirno si ergeva in questo sito grazie alla fondazione attuata da uno dei figli del re dei venti Eolo, Agatirso, nel 1218 a.C.

Bisacquino rappresenta uno dei centri dell'entroterra palermitano di maggiore importanza grazie alla sua ricchezza culturale e architettonica.
Il nucleo originario del borgo fu fondato dagli arabi nell'anno 840, e ancora oggi presenta una conformazione urbanistica di impronta islamica con strette e tortuose via, cortili, vicoli, archi e fontane.
Fu in seguito sotto il dominio dei Normanni e raggiunse il suo massimo splendore ai tempi del dominio spagnolo quando il borgo divenne dimora di illustri famiglie e fu abbellito e arricchito con monumenti e chiese. Bisacquino vanta infatti ben 18 chiese, una per ogni quartiere, alcune delle quali caratterizzate da eleganti e particolari campanili.

Un capitello ionico, in pietra arenaria, di grandi dimensioni è stato trovato all'interno di un pozzo circolare nell'area urbana di Gela durante gli scavi dell'Enel

Etna in eruzione, colata lavica dal nuovo Cratere di Sud-Est. Ingv-Oe, colonna di fumo alta 5 km, il fenomeno attenuato

Sfilate di carri allegorici e gruppi mascherati per le vie del centro storico e spettacoli sul palco di Piazza Scandaliato.

Anticamente in Sicilia i festeggiamenti legati al carnevale duravano piú di un mese ma dopo il terremoto del 1693 che distrusse il Val di Noto coinvolgendo 60.000 vittime, il tempo ad esso dedicato si ridusse e nelle zone interessate fece sì che il carnevale non si tenesse per diversi anni.